Un protesto è l’accertamento del mancato pagamento di una cambiale o di un altro titolo di credito come le rate di un prestito.
La constatazione viene fatta da un pubblico ufficiale e il protesto viene redatto da un notaio e poi trasmesso alla Camera di Commercio che inserisce i protestati in un particolare elenco.
Il prestito a protestati e il prestito a pignorati sono spesso di difficile ottenimento a causa della valutazione finanziaria del cliente attraverso le banche dati CTC, CRIF: nei casi in cui venga concesso accesso al credito può avere notevoli difficoltà nell'ottenimento del prestito, o trovarsi ad accettare condizioni e tassi d'interesse poco convenienti.
Il motivo è che prestiti personali non possono essere concessi ai protestati, poiché, chi risulta dalle banche dati dei protesti, viene identificato dalle banche e dalle finanziarie come cliente non finanziabile.
Per questo, per prestiti e finanziamenti a clienti protestati o pignorati (i cosidetti "cattivi pagatori") possono richiedere il finanziamento non solo i dipendenti, ma anche protestati o in difficoltà economiche purchè titolari in prima persona (o tramite familiari pensionati) di pensione di vecchiaia, anzianità o reversibilità.
Se rispetti alcuni requisiti minimi puoi richiedere un prestito anche se sei stato protestato o se risulti un cattivo pagatore.
Secondo la legge 180/50 (in particolare agli artt. 68-69) anche chi ha avuto pignoramenti può ottenere un prestito tramite cessione del quinto. Se hai avuto problemi di pagamento, insolvenze o protesti può accedere comunque ai finanziamenti purchè tu possa dare all’ente erogante la garanzia di un contratto di lavoro a tempo indeterminato e un minimo di anzianità lavorativa.
Se il livello finanziario del cliente, risultante dalle banche dati, è buono si può procedere con un prestito fiduciario, ovvero un prestito che non è finalizzato all’acquisto di un bene, ma viene concesso per esigenze di liquidità.
Senza dimenticare, anche per protestati e pignorati, la possibilità di ottenere un prestito personalizzato, che soddisfi completamente l’esigenze del cliente accogliendo a pieno la sua richiesta.
I prestiti a protestati e a cattivi pagatori vengono erogati tramite la cessione del quinto stipendio nel caso in cui gli assegni o le cambiali protestate non siano ancora stati regolarizzati. In alternativa è possibile procedere con una cancellazione del protesto e procedere con l'erogazione di un prestito personale.
Se invece vuoi essere cancellato dalla centrale rischi devi:
1. In caso di mancato pagamento di due rate, in seguito alla regolarizzazione del pagamento, la cancellazione è in automatico trascorsi 12 mesi;
2. Per ritardi superiori alle due rate, la cancellazione avviene dopo 24 mesi dalla regolarizzazione del pagamento;
3. Per chi invece ha a suo carico delle morosità gravi devono trascorrere 36 mesi dalla regolarizzazione del pagamento.
La constatazione viene fatta da un pubblico ufficiale e il protesto viene redatto da un notaio e poi trasmesso alla Camera di Commercio che inserisce i protestati in un particolare elenco.
Il prestito a protestati e il prestito a pignorati sono spesso di difficile ottenimento a causa della valutazione finanziaria del cliente attraverso le banche dati CTC, CRIF: nei casi in cui venga concesso accesso al credito può avere notevoli difficoltà nell'ottenimento del prestito, o trovarsi ad accettare condizioni e tassi d'interesse poco convenienti.
Il motivo è che prestiti personali non possono essere concessi ai protestati, poiché, chi risulta dalle banche dati dei protesti, viene identificato dalle banche e dalle finanziarie come cliente non finanziabile.
Per questo, per prestiti e finanziamenti a clienti protestati o pignorati (i cosidetti "cattivi pagatori") possono richiedere il finanziamento non solo i dipendenti, ma anche protestati o in difficoltà economiche purchè titolari in prima persona (o tramite familiari pensionati) di pensione di vecchiaia, anzianità o reversibilità.
Se rispetti alcuni requisiti minimi puoi richiedere un prestito anche se sei stato protestato o se risulti un cattivo pagatore.
Secondo la legge 180/50 (in particolare agli artt. 68-69) anche chi ha avuto pignoramenti può ottenere un prestito tramite cessione del quinto. Se hai avuto problemi di pagamento, insolvenze o protesti può accedere comunque ai finanziamenti purchè tu possa dare all’ente erogante la garanzia di un contratto di lavoro a tempo indeterminato e un minimo di anzianità lavorativa.
Se il livello finanziario del cliente, risultante dalle banche dati, è buono si può procedere con un prestito fiduciario, ovvero un prestito che non è finalizzato all’acquisto di un bene, ma viene concesso per esigenze di liquidità.
Senza dimenticare, anche per protestati e pignorati, la possibilità di ottenere un prestito personalizzato, che soddisfi completamente l’esigenze del cliente accogliendo a pieno la sua richiesta.
I prestiti a protestati e a cattivi pagatori vengono erogati tramite la cessione del quinto stipendio nel caso in cui gli assegni o le cambiali protestate non siano ancora stati regolarizzati. In alternativa è possibile procedere con una cancellazione del protesto e procedere con l'erogazione di un prestito personale.
Se invece vuoi essere cancellato dalla centrale rischi devi:
1. In caso di mancato pagamento di due rate, in seguito alla regolarizzazione del pagamento, la cancellazione è in automatico trascorsi 12 mesi;
2. Per ritardi superiori alle due rate, la cancellazione avviene dopo 24 mesi dalla regolarizzazione del pagamento;
3. Per chi invece ha a suo carico delle morosità gravi devono trascorrere 36 mesi dalla regolarizzazione del pagamento.
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